Dopo una maratona negoziale in Lussemburgo, durata due giorni e una notte, i ministri dell’Ambiente e dell’Energia dell’Ue hanno raggiunto una posizione comune sulla maggior parte dei regolamenti del pacchetto clima dell’Ue e sono pronti al negoziato con l’Europarlamento. Dopo i primi ok su tre regolamenti sui trasporti, la presidenza francese ha ottenuto un’intesa tra Paesi sulle nuove direttive efficienza e rinnovabili, riforma dell’Ets, completamento del Cbam, Ets per trasporti e edifici (Ets bis), regolamento sulla condivisione dello sforzo di riduzione delle emissioni per settori non Ets (regolamento "ESR") e norme per aumentare l’assorbimento della CO2 nei suoli agricoli e forestali (LULUCF), e standard di emissione di CO2 di auto e furgoni.
Sui veicoli è passata la linea della Commissione (avallata anche dall'Europarlamento) sull’azzeramento delle emissioni di CO2 nella flotta di auto e furgoni nuovi dal 2035. La riforma dell’Ets vista dal Consiglio segue in massima parte la proposta della Commissione, così come la transizione verso l’eliminazione delle quote gratuite e la corrispondente entrata in vigore del meccanismo del prezzo CO2 ai prodotti importati (Cbam). La distanza dalle proposte dell’Esecutivo Ue, e da quelle dell’Europarlamento, si misura soprattutto su Ets bis e Fondo sociale per il clima. Su ESR e LULUCF i ministri hanno confermato i target proposti Commissione aggiungendo misure per rendere più flessibile la loro applicazione a livello nazionale.
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