E’ partita ufficialmente la piattaforma energetica regionale con Italia, Germania e altri sette Paesi Ue che avrà, tra gli altri compiti, quello di coordinare gli acquisti comuni di gas. La task force comprende anche Austria, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Polonia, Slovenia, Slovacchia e due Paesi non Ue, Ucraina e Moldavia. Si tratta della seconda struttura di questo tipo, dopo il gruppo regionale dell'Europa sudorientale costituito a fine aprile e guidato dalla Bulgaria.
La task force sosterrà e coordinerà il riempimento degli stoccaggi di gas prima dell'inverno, e l'attuazione dei piani congiunti di preparazione nella regione, compresi l'acquisto internazionale di gas e le interconnessioni delle infrastrutture energetiche. Nel piano Ue per la riduzione coordinata della domanda energetica a livello Ue atteso per il 20 luglio, la Commissione dovrebbe prevedere anche una parte dedicata proprio a questo tipo di meccanismi di solidarietà, con la presentazione dei dettagli sugli strumenti legali per gli acquisti comuni di gas su cui la piattaforma per l’energia sta lavorando da aprile. L’obiettivo è avere procedure condivise a livello Ue per poter iniziare a comprare energia insieme dopo la pausa estiva.
Ne discuteranno anche i ministri dell’energia, in una riunione straordinaria convocata dalla presidenza ceca della Ue il 26 luglio. L’indicazione di Praga è si parlerà di “winter preparedness”, una definizione abbastanza ampia da includere una discussione franca e aperta sul piano della Commissione europea, sugli sviluppi della congiuntura e sulle probabilità di un distacco totale delle forniture russe. Pochi giorni prima si saprà, ad esempio, se la manutenzione sui gasdotti annunciata da Gazprom dall’11 al 21 luglio, sia da considerare misura politica più che procedura tecnica.
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