Un mercato della CO2 “tutto compreso” per i trasporti su strada ed edifici, senza esclusione almeno fino 2029 di auto private e riscaldamento domestico come vorrebbe l’Europarlamento. La presa di posizione è firmata da Hotrec (l’associazione Ue del settore Ho.Re.Ca), Iaapa (industria delle attrazioni), Iru (bus e taxi) e Rural Tour (turismo rurale).
"Va notato che il settore del turismo è stato il più colpito dalla crisi del Covid e ora sta affrontando prezzi elevati di energia, gas, elettricità e cibo – si legge nella nota delle associazioni – questa situazione, combinata con una carenza di manodopera e un'inflazione elevata, potrebbe minacciare la fragile ripresa del settore e l'Ets non dovrebbe minacciarla ulteriormente".
Per quanto riguarda i tempi dell'entrata in vigore del nuovo sistema, le associazioni danno pieno appoggio alla posizione del Consiglio Ue, che ha proposto il 2027 come data per iniziare la vendita all'asta delle quote e il 2028 come anno per iniziare a scambiarle. “Queste date presentano una tempistica più realistica rispetto al lasso di tempo più breve proposto dalla Commissione europea o dal Parlamento in quanto dovrebbe essere concesso al settore il tempo sufficiente per adattarsi”, sottolinea la nota. Hotrec e gli altri chiedono infine che anche le Pmi, e non solo le microimprese, abbiano accesso al Fondo sociale per il clima.
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