La carbon tax alle frontiere, il Cbam, non è pensabile senza una riforma dell’Ets e senza prendere in considerazione la dimensione extra-europea dello strumento. Sono le conclusioni di un paper del Jacques Delors Europe sul meccanismo di adeguamento del prezzo della CO2 alle frontiere, punto critico del pacchetto clima 2030. Sia il Consiglio che l’Europarlamento si sono espressi in materia, e i rispettivi team negoziali hanno tenuto anche un primo incontro.
Il Cbam dell’Ue “sta nascendo – scrive il Jacques Delors – e questo può essere valutato positivamente, ma le posizioni delle istituzioni differiscono ancora su alcuni punti importanti, in particolare le quote gratuite e le compensazioni all'esportazione. Inoltre, la dimensione internazionale resta il punto cieco del dibattito europeo”. Dibattito in cui, si legge nel paper, ancora prevale un “carattere introspettivo”. Soprattutto Commissione e Consiglio, conclude il paper, “devono ancora elaborare un'offerta per i paesi terzi allo stesso tempo credibile e utilizzabile quando il Cbam sarà finalmente adottato”, ed è “un compito urgente”.
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