Moltiplicare per sette la capacità di produzione di energia dall’eolico offshore entro il 2030. E’ uno degli impegni presi da otto Paesi Ue al vertice sulla sicurezza energetica del Mar Baltico, tenuto a Copenaghen il 30 agosto, con la partecipazione della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Due le dichiarazioni di intenti sottoscritte dai capi di Stato e di Governo di Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Lettonia, Lituania, Polonia e Svezia. La prima definisce la visione generale, con i Paesi partecipanti che puntano a rafforzare la loro indipendenza nazionale e dell'Ue dall'energia russa, raggiungendo una capacità eolica offshore di 19,6 GW, abbastanza da fornire energia a 30 milioni di famiglie. La seconda dichiarazione illustra come mettere in pratica l’idea, attraverso una più stretta connessione delle reti elettriche e l'avvio di progetti transfrontalieri come il potenziamento del parco eolico dell'isola danese di Bornholm per la fornitura di energia alla Germania.
I ministri dell'Energia degli otto Paesi intensificheranno, inoltre, la cooperazione politica in materia di sicurezza energetica e diffusione delle energie rinnovabili. Ciò avverrà nel quadro delle cooperazioni regionali esistenti tra le varie autorità, attraverso il Piano di interconnessione del mercato dell'energia del Baltico (Bemip), lanciato nel 2008.
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