Malumori al Parlamento europeo sui finanziamenti per i semiconduttori previsti nel Chips Act. Gli stanziamenti decisi dalla Commissione europea finiscono per minacciare di reindirizzare troppi soldi da altre importanti tecnologie e progetti, secondo l'eurodeputato croato Karlo Ressler, relatore del dossier per la commissione per il bilancio.
I 3,3 miliardi di euro per i chip da attingere dal bilancio Ue sono un mix di contributi del programma di ricerca Horizon Europe e del programma tech Digital Europe. Ressler definisce "sfortunato" il fatto che il finanziamento dei chip avvenga "riducendo le risorse per i programmi esistenti e di successo che in molti casi sono già destinati a finanziare progetti meritevoli".
I contributi di entrambi i programmi saranno gestiti nell'ambito del nuovo regime di investimento 'Chips joint venture', ma dovranno essere riallocati da altri cluster di Orizzonte Europa, come la sicurezza civile, il clima e l'energia. Finanziare nuovi programmi risparmiando su quelli esistenti è un divieto per il Parlamento - questa è una "posizione di lunga data" della Camera, sostiene Ressler, indicando che una soluzione migliore sarebbe quella di soddisfare le esigenze di finanziamento dei chip durante la revisione di medio termine del bilancio dell'Ue..
La commissione per il bilancio dovrà trasmettere il suo parere sul Chips Act alla principale commissione del settore, che è ancora in attesa del rapporto dell'eurodeputato responsabile, Dan Nica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA