Un tetto al prezzo dell’elettricità e un piano per ridurre la domanda nelle fasce orarie di picco. Sono le ultime ipotesi che circolano nella Commissione europea per affrontare il caro prezzi dell'energia, in vista del Consiglio straordinario sul tema del 9 settembre. Potrebbero essere accennate ai ministri e formalizzate il 14 nel discorso sullo stato dell’Unione che Ursula von der Leyen darà alla plenaria dell’Europarlamento di Strasburgo.
Ma il cantiere delle misure urgenti annunciate dalla presidente della Commissione il 30 agosto è quanto mai aperto. Nella mattinata del 1° agosto la vicedirettrice generale per l’energia Mechthild Wörsdörfer assicurava agli eurodeputati della commissione Industria che per il Consiglio energia "non c’è molto che possiamo preparare, presenteremo alcuni aggiornamenti sulla situazione, al tempo stesso lavoriamo su un tetto al prezzo del gas” e su un piano per ridurre la domanda di elettricità. Nel pomeriggio dello stesso giorno a Bruxelles ha iniziato a circolare un “non-paper”, con opzioni molto diverse.
Come confermato da più fonti, la Commissione vorrebbe prendere i proverbiali due piccioni con una misura: un price-cap per l’energia elettrica con i produttori che non usano il gas chiamati a pagare la differenza con il prezzo di mercato. Il tetto dovrebbe applicarsi solo al prezzo dell’elettricità generata da fonti come il nucleare e le rinnovabili, che pur producendo a costi bassi oggi ottengono ampi margini per il meccanismo di formazione del prezzo basato sulla fonte più costosa, il gas appunto.
Gli operatori di energia “non gas” dovrebbero pagare agli Stati la differenza tra il limite di prezzo concordato e il prezzo effettivo. Le Capitali quindi userebbero i fondi per alleggerire le bollette nelle modalità preferite. Questa ipotesi escluderebbe tetti al prezzo del gas, sia quello alla spagnola, costruito per ridurre i prezzi dell'elettricità, sia quello all'italiana, pensato per colpire le importazioni dalla Russia. Il documento dovrebbe essere discusso la settimana prossima dagli ambasciatori e presentato ai ministri venerdì.
Nel piano ci sono anche azioni per la riduzione della domanda di elettricità, focalizzate sulla diminuzione dei consumi nelle ore di picco, in linea con quanto accennato da Wörsdörfer agli eurodeputati. "Stiamo considerando misure - ha detto la funzionaria - abbiamo un regolamento simile sul gas, ma l'elettricità è diversa, con il gas abbiamo gli stoccaggi, con l'elettricità i picchi ma vogliamo fare qualcosa per sostenere le nostre industrie critiche, che affrontano bollette dai costi esorbitanti".
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