Il nuovo regolamento sui materiali da costruzione, proposto dalla Commissione europea il 30 marzo per rendere il settore più sostenibile, dovrebbe “continuare ad occuparsi dei contratti di fornitura e non dei lavori” lasciando al settore l’iniziativa per “contribuire all'innovazione e alla circolarità nelle costruzioni”.
Gli utenti dei prodotti da costruzione, come gli appaltatori, non dovrebbero, in generale, essere soggetti agli obblighi che incombono ai fornitori. E’ uno dei messaggi chiave del position paper della Federazione europea dell’industria delle costruzioni (Fiec). La proposta della Commissione introduce, tra l’altro, nuovi requisiti di sostenibilità per i lavori, prestazioni del prodotto e requisiti intrinseci del prodotto, e in materia di informazioni sul prodotto. Secondo Fiec, sono disposizioni troppo difficili per l’insieme degli operatori e potrebbero compromettere, invece che arricchire, la trasmissione delle informazioni sulla sostenibilità agli utenti.
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