I fabbricanti di prodotti e gli sviluppatori di software per applicazioni nel settore "Internet delle cose" (IoT), (come i fornitori di servizi di domotica o i produttori elettrodomestici "intelligenti"), dovranno pagare multe all’Ue se non rispettano requisiti di base della sicurezza informatica. Lo proporrà la Commissione europea la settimana prossima.
Nelle bozze di regolamento che circolano a Bruxelles si parla di ammende per coloro che non si mettono in regola fino a 15 milioni di euro o al 2,5% del fatturato globale dell'anno precedente. Secondo il progetto di regolamento, sono insomma i player del settore dell’Internet delle cose a doversi far carico di aumentare i parametri di sicurezza dei loro apparecchi, il problemi principale che la Commissione individua nell'attuale assetto dell'industria IoT.
Inoltre, produttori e sviluppatori saranno tenuti a informare le autorità e i consumatori sul rischio di attacchi informatici e sulle soluzioni che propongono, che dovranno essere rapide ed efficaci. La Commissione europea, inoltre, vuole che le vengano riconosciuti poteri per richiamare e vietare i prodotti non conformi.
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