Il Parlamento europeo vuole ampliare la portata del provvedimento allo studio delle istituzioni Ue, per limitare le importazioni di prodotti legati alla deforestazione. Con 453 voti favorevoli, 57 contrari e 123 astenuti, la plenaria di Strasburgo ha approvato una mozione che chiede di aggiungere all’elenco dei prodotti inclusi nella nuova legislazione la carne suina, ovina e caprina, pollame, mais, gomma, carbone e carta stampata. I deputati vorrebbero anche modificare il punto di partenza per il calcolo del divieto, anticipandolo di un anno (fine 2019) rispetto a quanto proposto dalla Commissione europea.
La lista originale era composta da carni bovine, cacao, caffè, olio di palma, soia e legno, e prodotti che li contengono, sono stati alimentati o sono stati realizzati utilizzando questi prodotti (come pelle, cioccolato e mobili). Ai requisiti, è il punto di vista degli eurodeputati, vanno aggiunti anche i diritti umani e i diritti delle popolazioni indigene. Gli Stati in Consiglio Ue hanno già raggiunto una posizione comune. Presto potranno cominciare i negoziati a tre con la Commissione e gli eurodeputati.
Secondo l’impianto legislativo, confermato sia dall’Europarlamento che dagli Stati, produttori e traders delle commodities inserite nella lista saranno soggetti a requisiti aggiuntivi per garantire che le loro attività non contribuiscano alla deforestazione. In base alla "due diligence", le aziende sarebbero obbligate a verificare che i beni venduti sul mercato interno non siano stati prodotti su terreni deforestati o degradati. Una volta approvate le regole, la Commissione classificherebbe i paesi, o le regioni, in aree a basso, medio o alto rischio. I prodotti provenienti da paesi a basso rischio saranno soggetti a meno obblighi.
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