Se l’Ue vuole rispettare l’impegno per la neutralità climatica al 2050, il 2035 dovrebbe essre la data limite per le vendite di camion ed autobus a carburanti fossili. E’ il risultato di un’analisi della Ong Transport & Environment, preparata in vista della proposta della Commissione europea per la revisione degli standard CO2, attesa a fine novembre. L’Esecutivo Ue si muoverà come fatto con le auto e i furgoni leggeri, fissando una data limite per l'azzeramento delle emissioni delle nuove flotte di veicoli pesanti diesel o benzina.
Secondo l’analisi di T&E, uno stop al 2030 “rappresenterebbe l’opzione più sicura per il clima”, ma sarebbe impraticabile. Il 2035 “rappresenta l’opzione più sostenibile e praticabile”, spiegano dall’associazione e sarebbe un target “molto vicino ai target volontari annunciati da molti produttori”. T&E, inoltre, propone di accelerare su alcune tipologie di mezzi pesanti, come gli autobus destinati al trasporto urbano, al 2027, oppure gli autocarri speciali (camion per i rifiuti, betoniere e altri mezzi usati per la maggior parte nell’industria delle costruzioni), che potrebbero raggiungere il traguardo zero-emissioni nel 2040 senza compromettere gli obiettivi clima dell’Ue.
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