Le misure sul mercato dell’elettricità allo studio dell’Ue possono servire ad attutire l’impatto della crisi ma i prezzi dell'elettricità non possono essere abbassati ai livelli pre-crisi nel prossimo futuro e si deve prestare particolare attenzione a limitare nel tempo gli interventi, che altrimenti potrebbero danneggiare il mercato interno dell’energia.
Sono le conclusioni del Centro politiche europee di Friburgo, la filiale tedesca del Cep europeo, sulle tre misure di emergenza annunciate dalla Commissione europea il 14 settembre. “Le misure proposte contribuiscono a mitigare gli impatti a breve termine dei prezzi elevati del gas e dell'elettricità”, si legge nel rapporto, “e se gli Stati membri adottano misure ben congegnate per ridurre la domanda di elettricità incentrate sulle ore di punta, anche i prezzi dell'elettricità possono essere abbassati”. Ma vanno anche “preservati i vantaggi dell'attuale assetto del mercato elettrico dell'Ue”. Soprattutto un’applicazione estesa del tetto al prezzo dell’elettricità, “potrebbe comportare maggiori distorsioni nel mercato elettrico” col risultato di “inibire gli investimenti nelle energie rinnovabili”.
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