Gli sherpa degli Stati membri sono a lavoro per rendere più flessibili le misure di emergenza per il mercato dell’energia, per farle approvare il 30 settembre dai ministri. Qualche giorno prima, il 28, il collegio dei commissari europei adotterà due documenti sulle possibilità di intervento sui prezzi del gas.
A Palazzo Justus Lipsius, una delle sedi del Consiglio Ue a Bruxelles, i rappresentanti Ue stanno limando le proposte della Commissione, ma c’è ottimismo sul fatto che una decisione arrivi nel Consiglio del 30. Le Capitali vogliono un taglio dei consumi di elettricità meno rigido di quello previsto dall'Esecutivo Ue, con la riduzione della domanda applicata per un periodo inferiore. I produttori da fonti fossili, inoltre, dovrebbero essere esentati dal contributo di solidarietà Ue quando già soggetti a "misure equivalenti", come la tassazione da extra-profitti.
“Tutto sommato la situazione” del gas “per il prossimo inverno è gestibile”, ha detto la Capo Unità della Direzione generale Energia della Commissione Monika Zsigri partecipando a un webinar organizzato da Eurogas. “Ma – ha aggiunto – potrebbe diventare più difficile, ecco perché dobbiamo fare di più per migliorare la nostra capacità di risposta, ridurre la nostra dipendenza, rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri”. “A questo scopo – ha annunciato – alla fine di settembre la Commissione europea proporrà nuove azioni e misure, so che la questione del prezzo del gas tiene tutti sulle spine, dovremo vedere se proporremo qualcosa in quell’area”.
Nella riunione settimanale dei rappresentanti permanenti dei Ventisette, la Commissione ha detto che l’iniziativa arriverà il 28 settembre. E’ in corso, ha sottolineato Zsigri, una “valutazione di tutte le misure che possono influenzare il prezzo del gas e il loro impatto nel mercato dell’energia, che deve essere minimo e transitorio”.
Secondo fonti vicine al dossier, la Commissione potrebbe tornare sui diversi tipi di price cap del gas e elaborare le prime proposte per il superamento del Ttf, la borsa virtuale olandese che costituisce il riferimento per la formazione dei prezzi del gas in Europa. Nell'iniziativa potrebbero consolidarsi priorità politiche già espresse dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: una forma di tetto al prezzo del gas, una classifica di affidabilità dei fornitori via gasdotto e contratti a lungo termine a prezzi concordati in modo collettivo, attraverso la piattaforma degli acquisti comuni, con i partner più fidati. Potrebbero arrivare anche i primi passi concreti per dare sollievo alle utilities dell'energia alle prese con la crisi di liquidità.
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