Dopo alcuni anni di flessione, coincisi con la pandemia ma anche di alcuni effetti collaterali dell’invasione russa dell’Ucraina, l'industria ferroviaria globale ricomincerà a crescere all’insegna di sostenibilità e digitalizzazione, con un tasso del 3% annuo fino al 2027, raggiungendo un volume di mercato globale di 211 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027, dai 176,5 miliardi di euro attuali.
Sono le proiezioni della nona edizione del World Rail Market Study, commissionato da Unife, l'Associazione europea dell'industria ferroviaria. I tassi di crescita più elevati sono previsti nei mercati relativamente piccoli dell'Africa/ Medio Oriente ed Europa orientale, con incrementi rispettivamente del 7,1% e del 6,1%.
Tuttavia, anche i mercati più maturi come l'Europa occidentale (+4,1%), l'Asia del Pacifico e il NAFTA (Usa-Canada-Messico) cresceranno in modo significativo. “Questo mercato in continua espansione dovrebbe essere aperto a tutti i fornitori per consentire sistemi ferroviari veramente efficienti, ed è necessaria una forte azione politica per raggiungere condizioni di parità sul mercato ferroviario mondiale”, ha affermato Henri Poupart-Lafarge, Presidente di Unife e numero uno di Alstom.
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