Dal 30 settembre la Commissione europea ha autorizzato aiuti di Stato tedeschi per quasi 1,6 miliardi a sostegno del settore dell’energia, sia per far fronte alla situazione tesa sui mercati dell'energia, sia per investire in idrogeno. Il primo via libera è arrivato su 450 milioni di euro per consentire a cinque centrali a lignite di essere in stand-by e pronte ad essere attivate nella misura necessaria in caso di carenza di gas naturale. La misura compenserà i gestori delle centrali elettriche per i costi di preparazione degli impianti per l'esercizio, se necessario.
Il 3 ottobre è stato annunciato l’assenso di Bruxelles a un regime di aiuti da 134 milioni a sostegno di BASF, per la produzione di idrogeno rinnovabile, con l'obiettivo di decarbonizzare i processi di produzione chimica e di promuovere l'uso dell'idrogeno nel settore dei trasporti. Infine, la Commissione europea ha approvato una misura da 1 miliardo di euro per aiutare la Salzgitter a decarbonizzare i processi di produzione dell'acciaio utilizzando l'idrogeno, compreso l'idrogeno rinnovabile prodotto in loco in un nuovo impianto di produzione. Il progetto di Salzgitter è stato selezionato dalla Germania nell'ambito di un invito a partecipare a un Progetto di Comune Interesse Europeo (Pcie) su tecnologie e sistemi a idrogeno, e l’ok è arrivato nel quadro degli Orientamenti sugli aiuti di Stato per il clima, la protezione dell'ambiente e l'energia 2022.
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