Nonostante le difficoltà causate da pandemia e guerra l’Ue non rinnega gli obiettivi clima e ambiente e l'agenda del Green Deal. Lo hanno ribadito leader politici e rappresentanti delle imprese dell’Unione al Green Growth Summit 2022, organizzato a Bruxelles in formato ibrido dalla Green Growth Partnership. “Non torniamo e non torneremo indietro", ha scandito nel discorso di apertura il presidente della commissione Ambiente dell’Europarlamento Pascal Canfin. Tra gli speaker, ministri, eurodeputati e dirigenti d'aziende.
Sia Canfin che il Segretario di Stato finlandese Terhi Lehtonen hanno respinto l’idea che l’Ue voglia ripudiare il target di riduzione di emissioni del 55% entro il 2030 e l’obiettivo della neutralità climatica al 2050. L’agenda decisa con il Green Deal, "è esattamente ciò di cui abbiamo bisogno in questo momento – ha sottolineato il viceministro tedesco all’economia Sven Giegold – perché gli obiettivi climatici si sposano bene con i nostri obiettivi di sbarazzarci della dipendenza dalle importazioni russe di materie prime ed energia".
“Le azioni di Putin in Ucraina hanno causato una serie di reazioni nella politica energetica, con alcune richieste di maggiori investimenti nelle infrastrutture fossili e del gas, ma – ha ammonito la ministra austriaca per il clima Leonore Gewessler – è un gioco da ragazzi diventare indipendenti dai combustibili fossili, per noi la sfida più urgente è raggiungere l'indipendenza dal gas russo, questo è l'unico modo per reagire all'attacco all'Ucraina".
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