La formazione di gruppi di acquisto di gas a livello Ue è la "soluzione migliore" per far scendere il prezzo della materia prima senza rischiare di penalizzare il mercato delle rinnovabili o rompere gli equilibri di quello delle fonti fossili con il price cap. Questa, in sintesi, la posizione espressa dai vertici di A2A, il presidente Marco Patuano, e l'amministratore delegato, Renato Mazzoncini, in occasione dell'inaugurazione della sede della società a Bruxelles. Un evento ospitato dall'Ambasciata d'Italia in Belgio a cui sono intervenuti l'ambasciatore Francesco Genuardi e il rappresentante permanente dell'Italia presso l'Ue, ambasciatore Pietro Benassi.
"Noi operiamo nella transizione energetica e nell'economia circolare, due settori dove le grandi scelte si fanno a Bruxelles", ha detto Patuano. "Dobbiamo essere protagonisti" di queste strategie e "per farlo bisogna essere qui", ha aggiunto il presidente di A2A. "A Bruxelles si decidono molti degli aspetti industriali che poi noi dobbiamo gestire", ha sottolineato Mazzoncini. "Quindi è ovvia la necessità di essere qui".
Per entrambi la soluzione migliore contro il caro-gas è quella di arrivare il prima possibile ad acquisiti in comune a livello Ue. Sarebbe una soluzione "eccellente", ha osservato l'ad di A2A. Comunque, ha aggiunto, "è molto importante che entro novembre il Consiglio Ue prenda delle decisioni che consentano di mantenere basso il prezzo del gas". L'unità dell'Ue "è un messaggio di straordinaria importanza per i mercati", ha rilevato Patuano ricordando l'impatto che questo ha già avuto sulla discesa del prezzo del metano. Il price cap è una scelta "complessa" che "può essere efficace ma è delicata". L'acquisto in comune sarebbe "la scelta migliore". Con i vaccini "siamo stati bravissimi".
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