Entro il 2025 il mercato industriale del 5G potrà valere tra i 40 e i 200 milioni di euro. Lo dice l'ultima analisi dell'Osservatorio 5G & Beyond della School of Management del Politecnico di Milano presentata nel corso del convegno "5G: visione, strategia e contingenza". Anche se in Italia i progetti legati al 5G sono ancora pochi, la copertura è tra le più alte in Europa, tra il 96% e il 99,7% della popolazione, grazie all'utilizzo della tecnologia Dynamic Spectrum Sharing, che permette agli operatori anche di "simulare" la connessione 5G sulle frequenze già in uso dal 4G.
"Per guidare il mercato del 5G verso lo scenario più ottimistico, da 200 milioni di euro - ha spiegato Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico dell'Osservatorio 5G & Beyond del Polimi -, un ruolo fondamentale è quello dei grandi progetti sistemici, pubblici o misti pubblico-privato: la transizione di comparti come forze di polizia, reti ferroviarie, utilities, città intelligenti può creare massa critica, standardizzare l'offerta, chiarire i meccanismi di valore e accelerare la transizione da un mercato di sperimentazioni ad un mercato di applicazioni".
L'Osservatorio ha censito 135 casi d'uso del 5G in Italia, Francia, Germania, Spagna e Stati Uniti. Il maggior numero si concentra nei settori dell'Intrattenimento & Gaming e dello Sport, grazie alla possibilità di fruire di nuovi servizi. Il focus è arricchire l'esperienza dello spettatore, ad esempio tramite l'utilizzo della realtà aumentata all'interno dello stadio per visualizzare informazioni aggiuntive in tempo reale. Entrambi i settori si collocano al 33%. Anche il comparto Arte, Turismo & Hospitality (22%) fa dell'arricchimento dell'esperienza il servizio di punta, in particolare per la ricostruzione digitale dei siti storici. Infine, l'Education (12%) che può sfruttare il 5G per offrire nuove opportunità di studio e formazione, sia in classe che da remoto.
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