Progresso “continuo” sia nel sito del reattore che nelle strutture dei membri e passi avanti “sostanziali” in alcuni edifici del complesso ITER (l'edificio del trizio, l'edificio di controllo e alcune opere civili). Ma anche “battute d’arresto” per la “la necessità di riparazioni estese” in alcuni componenti chiave. Sono alcuni degli elementi emersi dalla 31esima riunione del Consiglio del progetto ITER. ITER ambisce a essere il più grande impianto di fusione sperimentale del mondo. L'Europa contribuisce per quasi metà dei costi di costruzione, mentre il restante è versato da una joint venture internazionale (Cina, India, Giappone, Repubblica di Corea, Federazione Russa e Stati Uniti).
Tra i progressi segnalati c’è l’installazione di tutte le apparecchiature di conversione dei magneti necessarie per la camera al plasma, e l'avvio della messa in servizio del sottosistema per l'impianto criogenico e l'impianto dell'acqua di raffreddamento. I problemi riguardano principalmente la qualità di alcuni componenti chiave. Recenti analisi hanno indicato la necessità di riparazioni estese. Il Consiglio ha esortato l'organizzazione ITER e le agenzie nazionali a collaborare per garantire un'adeguata cultura della qualità a livello di progetto per evitare il ripetersi di certi problemi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA