“Un accordo ancora non c’è, ma abbiamo un’idea abbastanza precisa di quali sono i compromessi possibili e vorremmo formalizzarli la settimana prossima, martedì 29 perché non possiamo riportare tutto al negoziato finale”. Lo ha detto Peter Liese, relatore dell’Europarlamento sul pacchetto Ets, il sistema Ue di scambio delle quote di emissione CO2.
Ma l’eurodeputato Csu non ha l’appoggio di tutti i gruppi. “Senza aver chiesto prima ai relatori ombra, Liese ha fatto un 'accordo' con il consiglio – ha attaccato il Verde tedesco Michal Bloss, che fa parte della squadra negoziale del Pe – nessuna delle due parti ha ancora approvato ufficialmente questo accordo e attualmente non esiste una maggioranza in Parlamento a favore”.
Se un'intesa sulle emissioni delle navi potrebbe essere a portata di mano, sull’intero pacchetto Ets – che include anche Fondo sociale europeo, dazio CO2 alle frontiere ed Ets 2 per trasporti su gomma e riscaldamento – un accordo globale sarà possibile solo all’ultima chiamata, nel trilogo "Jumbo", una riunione negoziale prolungata in programma il 16 e 17 dicembre.
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