Twitter ha ancora "un enorme lavoro da fare" per "implementare politiche trasparenti, rafforzare in modo significativo la moderazione dei contenuti, proteggere la libertà di parola, affrontare la disinformazione con determinazione e limitare la pubblicità mirata" secondo le norme Ue esplicitate nel Digital Services Act (Dsa). E' il monito che il commissario Ue al Mercato interno, Thierry Breton, ha rivolto a Elon Musk in videoconferenza. "Tutto ciò richiede l'impiego dell'AI e di risorse umane sufficienti", ha evidenziato Breton. I due hanno convenuto che i servizi della Commissione Ue effettueranno uno stress test presso la sede di Twitter all'inizio del 2023.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha criticato la decisione di Elon Musk di allentare le politiche sulla moderazione dei contenuti di Twitter su temi come il Covid. In un'intervista ad Abc, Macron spiega come le democrazie sono "sotto forte pressione" da parte di forze quali i social media, dove gli utenti possono dire "cose pazze sul vaccino, la pandemia e la guerra". La libertà di parola dovrebbe essere "basata sul rispetto e l'ordine politico", mette in evidenza Macron, precisando che ci sono "limiti e responsabilità" nella libertà di espressione. "La violenza non è mai legittima in democrazia", osserva ancora il presidente francese attaccando anche Donald Trump, cacciato da Twitter dopo l'assalto al Congresso del 6 gennaio e recentemente riammesso da Musk sulla piattaforma. "Quando in una delle maggiori democrazie si può avere un leader e i suoi sostenitori che decidono di rifiutare i risultati" elettorali "perché non sono quello che vogliono, questo - aggiunge Macron - è l'inizio della fine della democrazia. Immagino che molti democratici erano scontenti nel 2016. Hanno invaso Capitol Hill? No".
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