Rendere permanenti gran parte delle misure per accelerare i permessi delle rinnovabili che i ministri dell’energia hanno approvato a fine novembre. Con questo obiettivo la plenaria di Strasburgo ha dato il via libera al mandato del Parlamento per i negoziati con i governi Ue sulla norma che mira a velocizzare la procedura di concessione delle autorizzazioni per i nuovi impianti di energia rinnovabile e l'adeguamento di quelli esistenti. Il testo è stato adottato dalla plenaria con 407 voti favorevoli, 34 contrari e 181 astensioni.
Nel testo licenziato dall’aula gli eurodeputati hanno ridotto la durata massima della procedura autorizzativa per i nuovi impianti situati in "zone di accelerazione per le energie rinnovabili", designate dagli Stati membri, dai dodici mesi proposti dalla Commissione a nove mesi. Il testo chiede inoltre che qualora l'autorità competente non dovesse rispondere entro la scadenza prevista, il permesso sarebbe approvato secondo il principio del silenzio-assenso. Al di fuori di tali zone invece le nuove norme prevedono che la procedura autorizzativa non dovrebbe superare i 18 mesi. Per quanto riguarda il ripotenziamento degli impianti già esistenti invece la durata massima sarà di sei mesi.
I paesi Ue inoltre saranno obbligati a garantire che le autorizzazioni per installare gli impianti a energia solare sugli edifici siano rilasciate entro un mese, mentre per gli impianti con potenza inferiore a 50 kW sarà sufficiente una semplice notifica. Secondo gli eurodeputati, l'installazione di impianti solari di piccole dimensioni dovrebbe essere esente dall'obbligo di effettuare una valutazione di impatto ambientale.
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