Il successo della transizione verso l’idrogeno verde in Europa passa dalla creazione e integrazione di cluster regionali. Quindi “non solo la produzione, l'infrastruttura e le tecnologie applicative devono essere ampliate in parallelo, ma l'espansione deve anche essere sincronizzata geograficamente”. Sono alcune delle conclusioni del Centro politiche europee (Cep) nella prima analisi dedicata alla distribuzione geografica dell'economia europea dell'idrogeno.
Lo studio analizza la mappa degli hub per l’idrogeno esistenti e di quelli potenziali, prendendo a riferimento la presenza di distretti industriali e infrastrutture, la densità dei profili professionali adeguati e l’offerta di formazione per il settore, la capacità di generare energia da rinnovabili, il sostegno con fondi nazionali ed europei. Dalle mappe dello studio emerge ad esempio che il Nord Italia, Lombardia soprattutto, ha le carte per infrastruttura e competenze, ma scarso potenziale per la produzione di rinnovabili in loco, molto più alta invece in Sicilia, Sardegna e Puglia.
“L'Europa nel suo insieme – si legge nell’introduzione del lavoro – avrà successo solo se allinea lo sviluppo delle catene di approvvigionamento con il potenziale delle sue regioni e sfrutta i vantaggi di una divisione europea del lavoro”.
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