L’adozione del testo legislativo del Parlamento europeo per le nuove regole sulla spedizione dei rifiuti “rappresenta un netto miglioramento rispetto alla proposta iniziale della Commissione, ma sono necessari maggiori sforzi per garantire standard ambientali e sociali rigorosi nelle spedizioni di rifiuti verso paesi terzi”. E’ la posizione di Eurofer, l’associazione del settore siderurgico europeo, sull’iter del regolamento. “Resta urgente – si legge in una nota dell’organizzazione – colmare alcune scappatoie critiche per evitare l'elusione delle nuove misure e garantire standard ambientali e sociali rigorosi equivalenti a quelli dell'Ue”.
I rottami ferrosi sono di gran lunga il tipo di rifiuto più esportato dall'UE: 19,5 milioni di tonnellate nel 2021, pari al 59% di tutte le esportazioni di rifiuti dell'Ue, secondo Eurostat. Per ogni tonnellata di rottame di acciaio al carbonio riciclato si ottiene un risparmio di 1,5 tonnellate di CO2, e nel caso di rottame di acciaio inossidabile questo risparmio è ancora maggiore, arrivando a circa 5 tonnellate di CO2.
Per questo l'industria vorrebbe trattenerlo in quanto "materia prima secondaria strategica nell'economia circolare e per la decarbonizzazione”, si legge nella nota. “I rottami deovrebbero dovrebbe essere piuttosto considerato una materia prima critica, poiché già oggi è riconosciuto che è una risorsa scarsa - sottolinea il direttore generale di Eurofer Axel Eggert - e i nostri progetti a basse emissioni di carbonio avranno bisogno di una quantità significativamente maggiore di rifiuti ferrosi già entro il 2030 e quantità ancora maggiori entro il 2050 per produrre acciaio verde”, ha sottolineato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA