Per incentivare la produzione di idrogeno e e-fuels per le navi, l’Ue ha bisogno di una quota minima obbligatoria per questo tipo di combustibili, come proposto dall’Europarlamento nella bozza di regolamento FuelEU Maritime. E’ la tesi di Transport & Environment (T&E) in vista dei negoziati sul dossier, arrivato alle fasi finali.
Il Parlamento europeo ha proposto nell'ottobre 2022 di imporre alle navi di utilizzare almeno il 2% di combustibili rinnovabili di origine non biologica, ovvero idrogeno ed e-carburanti, entro il 2030. Questa misura “creerà un mercato e un business garantiti e certezza per gli investimenti”, si legge in una analisi dell'associazione specializzata in trasporti sostenibili.
Oggi, oltre il 99% dei combustibili marini è di origine fossile. Se passasse la proposta dell’Eurocamera, “entro il 2030 dovrebbero essere rese disponibili circa 205.000 tonnellate di idrogeno verde per il solo trasporto marittimo”, calcola T&E, un numero che si inserirebbe nel target di 20 milioni di tonnellate attualmente previste per tutte le applicazioni, dal Piano RePowerEU.
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