Google, Meta, Spotify e Sony Music hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale belga per chiedere l'annullamento della legge che da agosto recepisce la direttiva europea sul diritto d'autore. Lo ha fatto sapere un portavoce di Google alla stampa nazionale, indicando la volontà di ottenere "un chiarimento legale" che "possa portare a un'attuazione più pratica e armonizzata della direttiva Ue sul copyright in Belgio a beneficio di titolari dei diritti, creatori, utenti ed editori".
La legge belga obbliga le piattaforme online a stipulare accordi di licenza per pagare i titolari dei diritti sui contenuti pubblicati, come gli editori, gli artisti e le società di gestione collettiva dei diritti d'autore.
L'azione legale non dovrebbe rimettere in discussione né gli accordi già conclusi da alcuni editori con Google, né le trattative ancora in corso. Ma il settore della stampa belga rimane "preoccupato" e, ha fatto sapere la società belga degli autori, compositori ed editori (Sbam), si rammarica "che possa esserci incertezza giuridica per gli autori".
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