La commissione Industria dell’Europarlamento ha approvato i suoi emendamenti al pacchetto per la decarbonizzazione del settore gas per facilitare l'accesso alla rete dei gas rinnovabili e a basse emissioni di carbonio, come il biometano e l'idrogeno.
Gli eurodeputati hanno respinto la proposta della Commissione europea di creare un’Autorità europea ad hoc dei gestori dei sistemi di trasmissione dell’idrogeno, premessa regolamentare per sviluppare una rete indipendente. Propongono invece di riformare la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasmissione del gas (ENTSOG) per includere anche i gestori della rete dell'idrogeno. Il nuovo ENTSOG&H sarebbe quindi responsabile anche del piano decennale di sviluppo Ue per le reti del gas e dell'idrogeno.
Gli eurodeputati hanno integrato nel testo alcune delle idee del RePower EU, in particolare: l’individuazione di “dorsali” dell'idrogeno, da sostenere con investimenti adeguati, e il target al 2030 per il biometano, secondo cui alla fine del decennio dovrebbero essere almeno 35 i miliardi di metri cubi di metano sostenibile da immettere nella rete gas per sostituire il 20% delle importazioni di gas naturale russo. Nel testo c’è il via libera alla miscelazione con idrogeno, anche se limitata al 2% (la Commissione europea propone il 5%) e un meccanismo permanente per gli Stati membri per coordinare gli acquisti di gas, inizialmente istituito con una procedura di emergenza.
I deputati chiedono ai paesi dell'Ue di eliminare gradualmente il gas fossile il prima possibile, tenendo conto della disponibilità di alternative. Gli Stati membri possono decidere una scadenza anticipata per la durata dei contratti a lungo termine per il gas fossile senza abbattimento entro la fine dell'anno 2049. Dopo il passaggio in plenaria a marzo, gli eurodeputati saranno pronti a iniziare i negoziati con il Consiglio Ue e la Commissione europea.
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