I testi sulla decarbonizzazione del settore gas approvati dalla commissione Industria del Parlamento europeo “non pongono solide basi per un'autentica uscita del gas fossile, mettono sotto attacco l'idea di una struttura indipendente di pianificazione dell'idrogeno e danno agli operatori del gas il compito di pianificare l'infrastruttura dell'idrogeno mettendo a repentaglio indicazioni chiare su dove le reti dell'idrogeno saranno utili e dove dovranno andare, rischiando di espandere eccessivamente l'infrastruttura del gas”. Così Ester Bollendorf del Climate Action Network (CAN) commenta il pacchetto gas che ha ricevuto il primo disco verde nell’Europarlamento.
Paul Martin, della Hydrogen Science Coalition attacca la miscelazione dell’idrogeno: “è pericolosa, in quanto pone rischi per l'infrastruttura di trasporto del gas, rischiando l'accelerazione della rottura per fatica dei tubi normalmente progettati per trasportare il gas fossile su lunghe distanze”. La miscela, dichiara Sean Kidney del Climate Bonds Initiative, è “inefficiente per la riduzione delle emissioni, con i suoi enormi livelli di perdite di metano; potremmo passare direttamente all'idrogeno verde, che sta avendo uno sviluppo molto rapido, ma serve una politica Ue sufficientemente ambiziosa”.
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