L’elettrificazione del settore auto è già in corso e porterà un aumento delle vendite, ma l’Europa è indietro rispetto ai concorrenti globali su materie prime per le batterie, qualificazione professionale e deve fare i conti col fatto che la transizione avverrà con prezzi dell’energia più alti. E’ l’analisi del Clepa, l’associazione europea di categoria dei fornitori del settore automotive.
Quasi la metà dei veicoli prodotti nell'Ue dovrebbe essere elettrificata nel 2023 (ibride incluse) e nel 2027 le vendite di auto elettriche a batteria dovrebbero già superare quelle di tutti gli altri sistemi di propulsione. Ma l’accelerazione della domanda nel settore delle batterie potrebbe superare l’offerta Ue.
L'Ue potrebbe raggiungere l'autosufficienza nella produzione di celle per batterie entro il 2027, si legge nell’analisi Clepa, ed è probabile che gli Stati Uniti diventino un esportatore netto di celle per batterie, ed è improbabile che l'Ue segua l'esempio a causa dei maggiori costi dell'energia e l'assenza di sussidi di "tipo americano" (come quelli previsi dall'Inflation Reduction Act) per abbassare i costi di gestione degli impianti di batterie.
Analogamente, a fronte di stime di crescita del 50% della domanda automobilistica globale di chip, gli attuali annunci di investimento suggeriscono che l'Ue sia riuscita ad attrarre 32 miliardi di euro fino al 2025, molto al di sotto degli impegni di investimento di Stati Uniti, Taiwan e Cina.
Infine, rileva il Clepa, l’Ue dovrà sostenere la transizione verde e digitale del settore trasporti con costi dell’energia, in particolare il gas, che oggi sono il doppio del 2019 (circa 50 euro/MWh contro i 20-30 di quattro anni fa), con stime che danno il picco di prezzo nel 2023 a 130 euro/MWh.
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