Contratti di acquisto a lungo termine, contratti per differenza, misure per aumentare la flessibilità del sistema elettrico europeo, decentralizzazione e comunità energetiche. La riforma del mercato elettrico, che alla fine del 2022 sembrava nascere per effettuare il “disaccoppiamento” tra i prezzi del gas e quelli dell'elettricità, punterà a interventi mirati per neutralizzare gli effetti deleteri del binomio sulla bolletta energetica, mantenendo però il principio del prezzo marginale.
E' il quadro che emerge dalla consultazione di diverse fonti, industriali e degli Stati membri.
L'idea che si sta affermando è che incentivare i contratti a lungo termine (Ppa) per le rinnovabili è la soluzione più semplice e a portata di mano per ridurre l’impatto della volatilità dei prezzi del gas e offrire ai consumatori maggiore copertura. Sui dettagli, la Commissione è ancora al lavoro. Potrebbe considerare anche una quota obbligatoria di Ppa. Anche i contratti per differenza troveranno posto nella proposta di riforma. Come anche misure per gli stoccaggi, per rendere più flessibile il sistema elettrico Ue e incentivi per le comunità energetiche e i produttori-consumatori, anche industriali, che guardano a un mercato più decentralizzato.
Tutte soluzioni che incontrerebbero i favori dei Paesi frugali, che chiedono solo piccole modifiche al quadro attuale e che potrebbero piacere anche al terzetto Italia-Francia-Spagna, che del disaccoppiamento avevano fatto una sorta di bandiera. Ma che oggi puntano, più realisticamente, a ottenere gli stessi effetti del disaccoppiamento senza sconvolgere la struttura del mercato. Da mesi, gli operatori economici sono su questa lunghezza d’onda. Sia nel settore elettrico che negli altri.
Business Europe ha ufficialmente preso posizione a favore di piccoli aggiustamenti e ha invitato solo in un secondo momento, eventualmente, a considerare il disaccoppiamento dei prezzi gas-elettricità. “Offrire per i consumatori attraverso contratti a lungo termine – dice il direttore dell’associazione datoriale europea Markus Beyrer – è un risultato facilmente raggiungibile per ridurre l'influenza delle oscillazioni dei prezzi del gas sui prezzi al consumo”. Una soluzione “da prendere in considerazione prima di valutare se ci sia necessità di modifiche al meccanismo dei prezzi”, aggiunge. Oltre alle misure di contenimento degli effetti del legame dei prezzi del gas e dell’elettricità, per Business Europe occorre che la riforma preveda di rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti attraverso meccanismi di capacità “tecnologicamente neutri”.
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