Se combinata alle opportune misure di sostegno sociale la transizione verde potrebbe portare benefici per 439 miliardi l’anno nei prossimi dieci anni. E il sostegno alla transizione digitale potrebbe arrecare benefici per 384 miliardi.
Sono le previsioni del rapporto Cost of Non Europe 2022-32 dell’Europarlamento. Gli autori hanno considerato i potenziali vantaggi economici della trasformazione energetica, gli effetti evitati del cambiamento climatico, i risultati potenziali della nuova legislazione Ue contro l’import da deforestazione, e l'impatto di una spesa pubblica efficiente orientata all’ambiente.
I 439,5 miliardi di euro di benefici economici all'anno potrebbero concretizzarsi se la transizione verde venisse “affrontata in modo unitario e ambizioso”, sottolinea il documento mettendo l’enfasi sulla necessità di una “ridistribuzione ai cittadini vulnerabili delle risorse incamerate grazie all’azione climatica” e sull’importanza di una “spesa pubblica efficiente” per “portare risorse aggiuntive a questa trasformazione senza precedenti e colmare il divario di investimenti”.
Nel capitolo sulla transizione digitale, norme più armonizzate in materia di commercio elettronico, sicurezza informatica e sulla regolamentazione delle piattaforme elettroniche (tassazione inclusa), e misure politiche a sostegno della digitalizzazione delle Pmi, potrebbe produrre benefici annuali per un valore di 384 miliardi di euro. “Le tecnologie digitali hanno anche il potenziale per apportare benefici ambientali in termini di migliore utilizzo dell'energia – si legge nel documento – se progettate in modo sostenibile e purché vi sia un efficace coordinamento tra i due obiettivi”.
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