/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Righetti (Ceps): 'Serve target contratti nel mercato elettrico'

Righetti (Ceps): 'Serve target contratti nel mercato elettrico'

'Completare quadro e non sostituirne i pezzi unica strada per la riforma'

11 marzo 2023, 23:10

Redazione ANSA

ANSACheck

Edoardo Righetti (Ceps) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Imporre target nella riforma del mercato elettrico, come per esempio un certo volume di contratti a lungo termine, “è probabilmente la via su cui incamminarsi” perché “se non viene proposto un target a livello Ue ci sono dubbi sulla forza del sistema elettrico di generare spontaneamente il volume sufficiente” a ottenere i risultati della riforma.

A parlare è Edoardo Righetti, coautore insieme a Francesco Gazzoletti e Christian Egenhofer di un rapporto del Ceps sulla riforma del mercato elettrico Ue. “Per noi la soluzione più semplice sarebbe fissare un obiettivo per i rivenditori di energia elettrica, non per i produttori”, aggiunge, “lasciando agli Stati membri la decisione finale su quanto centralizzare i rispettivi sistemi”.

“C’è un consenso piuttosto ampio sul concetto che non bisogna intervenire in modo radicale”, spiega Righetti, per il quale “completare il quadro normativo del mercato elettrico e non sostituirne dei pezzi è l’unico modo per avere misure efficaci in un tempo relativamente breve ed evitare che le elezioni europee blocchino qualsiasi tentativo di riforma, con il rischio è di dover ripartire da zero”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.