Il governo Tory britannico di Rishi Sunak ha deciso la messa al bando del social network TikTok dagli smartphone usati per lavoro dai funzionari pubblici, così come già fatto dalle istituzioni Ue, Belgio, Francia, Canada, e da più di metà degli Stati degli Usa.
Intervenendo alla Camera dei Comuni, Oliver Dowden, cancelliere del Ducato di Lancaster e ministro dell'Ufficio di Gabinetto, ha formalizzato la misura del governo conservatore precisando che "viene introdotta con effetto immediato". La decisione è stata motivata dal rischio che dati e informazioni del governo vengano utilizzati dall'applicazione.
Dowden ha sottolineato la necessità di garantire la sicurezza nazionale e di allinearsi a quanto fatto da Ue, Stati Uniti e Canada. Per il ministro col bando a TikTok è stato seguito lo stesso approccio adottato col colosso cinese della telefonia Huawei, escluso nel luglio 2020 dalle forniture per la rete 5G nel Regno Unito. Anche in quel caso era stata invocata la sicurezza nazionale anche se la mossa era stata vista come una concessione al volere degli Stati Uniti.
Un esempio seguito nelle ultime ore anche dalla Nuova Zelanda, che vieterà TikTok sui dispositivi dei membri del Parlamento. Il divieto riguarderà tutti
i dispositivi con accesso alla rete parlamentare, ha affermato Rafael Gonzalez-Montero, un funzionario parlamentare, ed entrerà in vigore il 31 marzo. Secondo Gonzalez-Montero, i rischi sono "inaccettabili nell'attuale ambiente parlamentare neozelandese. La decisione è stata presa sulla base delle analisi dei nostri
stessi esperti, dopo una discussione con i nostri colleghi di governo e internazionali", ha aggiunto.
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