In occasione del secondo deferimento della Bulgaria in Corte Ue per violazione delle norme Ue sullo smog, la Commissione europea non ha dimostrato che Sofia fosse inadempiente con le richieste della prima sentenza. Con queste motivazioni, la Corte di giustizia Ue ha considerato irricevibile il ricorso dell’Esecutivo Ue che chiedeva multe per il Paese da anni alle prese con livelli di inquinamento amosferico da Pm10 cronicamente oltre i limiti Ue, come molti altri dei Ventisette, Italia compresa.
Il caso del deferimento in Corte della Bulgaria, però, è particolare perché si tratta del primo ricorso della Commissione per duplice inadempimento in materia di inquinamento atmosferico. Secondo l'iter della procedura di infrazione è solo il secondo deferimento che può portare a penalità e multe.
La Corte Ue ha sottolineato che nella lettera di diffida inviata alla Bulgaria alla fine del 2018, la Commissione non ha affermato né dimostrato con sufficiente chiarezza che, nel frattempo, la sentenza della Corte del 2017 con la quale è stato accertato il primo inadempimento non era stata ancora eseguita.
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