Il fabbisogno di investimenti per realizzare il Piano industriale net-zero “ammonta a circa 92 miliardi di euro nel periodo 2023-2030”. Lo scrive la Commissione europea nel documento di lavoro sugli investimenti necessari a rinforzare l’autonomia Ue sulle filiere industriali strategiche per la transizione ecologica.
I finanziamenti pubblici dovrebbero essere di almeno 16–18 miliardi di euro. “L’attuale bilancio dell'Ue – si legge nel documento – non dispone di possibilità sufficienti per sostenere gli obiettivi del Net-Zero Industry Act e per garantire condizioni di parità tra gli Stati membri, relativamente al esigenze di investimento pubblico individuate”.
Si tratta di stime per difetto, precisa la Commissione, perché non tengono conto delle catene di approvvigionamento a monte e a valle e non coprono tutte le tecnologie considerate prioritarie. Mancano infatti le previsioni su biometano, reti energetiche, celle a combustibile, alcune filiere derivate dalle otto principali, come il solare termico, oppure dal potenziale interessante come quelle per la produzione di energia da correnti e moto ondoso, e per lo stoccaggio alternativo alle batterie.
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