Il 14 marzo è partito l’iter che porterà a maggio alla prima offerta aggregata Ue e al primo acquisto comune di gas dei Paesi Ue. Obiettivo, oltre 24 miliardi di metri cubi in tre anni, 7 in più di quanto già annunciato. Il traguardo e il calendario aggiornato li ha dati il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic parlando alla conferenza annuale di Eurogas. “Il primo passo del processo di registrazione, con Prisma, è iniziato il 14 marzo”, ha detto Sefcovic invitando gli operatori a unirsi alla piattaforma “come acquirenti, fornitori, acquirenti centrali o intermerdiari”.
Prisma, l’azienda che ha vinto il bando per fare da aggregatore della domanda e gestire la piattaforma di acquisti congiunti, ha lanciato “un invito a manifestare interesse per le aziende disposte a fungere da central buyer e agenti intermediari”, ha aggiunto il vicepresidente della Commissione. “La seconda fase, la registrazione su 'AggregateEU', sarà avviata entro metà aprile”, ha proseguito. AggregateEU è il vero e proprio meccanismo per aggregare la domanda di gas delle imprese Ue o nei paesi della Comunità dell'energia e abbinarla alle offerte di fornitura più competitive in tempo per la prossima stagione di riempimento degli stoccaggi.
L'avvio di AggregateEU vuol dire che “l'acquisto congiunto di gas attraverso la piattaforma energetica dell'Ue sarà operativo entro metà aprile”, ha precisato Sefvocic e “la prima gara, che mette in offerta la nostra prima domanda aggregata per fornitori di gas internazionali affidabili, sarà pubblicata a maggio”.
“Finora, gli Stati membri dell'Ue, nonché Ucraina, Moldavia e Serbia, hanno espresso il loro interesse preliminare ad aggregare la domanda di circa 24 miliardi di metri cubi di gas nei prossimi tre anni”, ha scandito il vicepresidente della Commissione, cioè sette in più di quanto precedentemente affermato. “Ma dagli ultimi contatti che abbiamo avuto – assicura Sefcovic – sono pronto a scommettere che sarà molto di più”.
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