Possibilità di intervento pubblico per fissare i prezzi in situazioni di crisi, anche per le Pmi, allineata all’assetto del mercato elettrico in discussione, miscelazione di idrogeno nel sistema del gas naturale fino al 2% in volume, sì alla creazione di una autorità Ue ad hoc per gli operatori delle reti idrogeno (ENNOH). Sono alcuni degli elementi che caratterizzano la posizione del Consiglio dei ministri dell'energia, formalizzata la scorsa settimana, sulla direttiva e il regolamento sulla decarbonizzazione del mercato del gas, con regole comuni per la transizione verso i gas rinnovabili e l’idrogeno.
Tra gli emendamenti alla proposta di direttiva, è prevista maggiore flessibilità per gli Stati sull’installazione degli smart meters, più tempo (fino al 2035) per l’attuazione di regole dettagliate per l’idrogeno, futuro allineamento delle misure anti-crisi nel settore gas con quelle del settore elettrico. La separazione tra gestori e operatori di rete viene confermato come modello, ma resta la possibilità di eccezioni (a determinate condizioni) in cui le società di fornitura di energia possano ancora possedere e gestire reti usando una filiale.
Nel testo del regolamento i ministri hanno integrato alcune delle misure prese nella situazione di emergenza dopo l'invasione russa dell'Ucraina, come i certificati per i gestori dei sistemi di stoccaggio, chiariscono le regole per gli sconti tariffari per l'idrogeno e i gas rinnovabili per accedere alla rete del gas, dando maggiore flessibilità agli Stati membri per la loro fissazione. Il Consiglio Ue introduce anche una differenza tra sconti tariffari per i gas rinnovabili (100%) e a basso tenore di carbonio (75%) nel sistema del gas naturale.
Come nella posizione dell’Europarlamento, anche per i ministri la miscelazione di idrogeno nel sistema del gas naturale deve essere ammessa fino al 2% in volume e non fino al 5% come proposto dalla Commissione europea. Il Consiglio, infine, mantiene la proposta dell’Esecutivo Ue per la creazione di ENNOH, un’autorità Ue per gli operatori delle reti di idrogeno. L’Europarlamento invece appoggia un’integrazione con ENTSOG e la nascita di una ENTSOG-H. I negoziati tra le istituzioni europee inizieranno nelle prossime settimane per concludersi prima dell’estate.
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