La mancanza di capitale di rischio e l'eccessiva burocrazia ostacolano le start-up della green economy in Germania, Francia e Italia. E’ il messaggio principale di un’analisi del Network dei Centres for European Policy. Lo studio si basa sulla valutazione di 61 start-up tedesche, 30 francesi e 14 italiane e delle rispettive legislazioni nazionali per promuovere e sostenere questo tipo di imprese.
Il documento indica tre aree problematiche: la mancanza di una definizione Ue di startup cleantech, il che impedisce a qualsiasi semplice sforzo europeo di sostenere questo tipo di società; le difficoltà ad accedere ai finanziamenti, soprattutto nelle loro fasi di sviluppo e crescita; la burocrazia che impedisce alle startup di crescere rapidamente.
Per gli analisti del Centro Politiche Europee, è urgente armonizzare le legislazioni nazionali sulle tecnologie pulite, promuovere ecosistemi di capitale di rischio privato attraverso la partecipazione delle banche di investimento pubbliche, e semplificare la burocrazia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA