“Possiamo vedere un approccio più equilibrato, ma sono ancora necessari ulteriori miglioramenti se vogliamo davvero una tassonomia praticabile”. E’ il commento di Pekka Vuorinen, della Federazione europea dell’industria delle costruzioni (Fiec), sul nuovo atto delegato per la classificazione delle attività economiche verdi, in consultazione fino al 3 maggio, che copre gli investimenti in aree marine protette, biodiversità, economia circolare e controllo dell’inquinamento.
L’appendice sull’economia circolare, nello specifico, interessa una serie di attività legate al settore, dalla demolizione di vecchi edifici, alla costruzione di nuovi, passando per le ristrutturazioni. Nei mesi precedenti alla pubblicazione, la Fiec aveva chiesto correzioni su alcune delle attività. Per quelle “che sono state mantenute nel progetto di regolamento – aggiunge Vuorinen – la Fiec e i suoi membri continueranno il dialogo con la Commissione, le altre istituzioni dell'Ue e le autorità nazionali per garantire che i criteri futuri siano utilizzabili e rispondano il più possibile alla realtà dello sforzo che le imprese di costruzione possono compiere per trasformare le loro attività in più quelle sostenibili”.
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