Martedì prossimo l’Europarlamento approverà il pacchetto Ets, la parte più significativa del Fit for 55, l'insieme di provvedimenti per tagliare le emissioni del 55% entro il 2030. In attesa della ratifica finale del Consiglio Ue, gli eurodeputati daranno il via libera alla riforma del mercato Ue del carbonio, la sua estensione al settore marittimo, l’eliminazione graduale delle quote gratuite per il settore aviazione, e la creazione del sistema equivalente ma separato a coprire le emissioni da riscaldamento domestico e da carburanti per il trasporto (il cosiddetto Ets bis). Del complesso di provvedimenti fanno parte il Fondo sociale per il Clima stimato in 86,7 miliardi di euro tra risorse Ue e nazionali, e il meccanismo di aggiustamento del prezzo della CO2 alle frontiere, noto con l’acronimo CBAM.
"Io credo che supereremo anche il traguardo del 55%", dichiara Mohamed Chahim (S&D, Paesi Bassi) relatore del regolamento sulla carbon tax alle frontiere. "La corsa alla decarbonizzazione è cominciata - aggiunge l'eurodeputato - guardate a cosa stanno facendo gli Usa. Le tecnologie pulite saranno sempre più accessibili e questo cambierà in meglio la nostra economia".
Sempre martedì, gli eurodeputati approveranno il testo definitivo del regolamento per limitare l'import di beni legati alla deforestazione. Si applicherà a sette prodotti - soia, olio di palma, carni bovine, legno, cacao, caffè e gomma - e ai loro derivati, come cioccolato, pneumatici o mobili. Per vendere questi prodotti nell'Ue, le aziende dovranno dimostrare che essi non provengono da terreni in cui la foresta è stata distrutta o degradata dopo il 31 dicembre 2020. La ratifica del Consiglio è attesa il mese prossimo.
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