C’è tempo fino al 3 maggio per partecipare alla consultazione su un nuovo insieme di criteri per la classificazione degli investimenti sostenibili. Dopo lo scontro sull’inclusione di gas e nucleare nelle tecnologie considerate green per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la Commissione europea invita a presentare contributi sugli altri obiettivi individuati dal regolamento per la tassonomia.
Si tratta dell’uso sostenibile e la protezione delle risorse idriche e marine, la transizione verso un'economia circolare, la prevenzione e controllo dell'inquinamento e la protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi. In tutto sono oltre 30 le attività economiche interessate, dagli imballaggi fino al turismo.
Particolarmente densa è l’appendice con i criteri tecnici sull’economia circolare, che copre 25 settori, tra cui l’edilizia e le attività immobiliari, la vendita al dettaglio di prodotti di seconda mano, la gestione delle acque reflue e la manutenzione di strade e autostrade.
La Commissione sta inoltre effettuando consultazioni sulle proposte di modifica dell'atto delegato per la tassonomia sui cambiamenti climatici, e dell'atto delegato per l'informativa sulla tassonomia.
"Il regolamento sulla tassonomia dell'Ue è un importante atto legislativo che aiuta a indirizzare denaro verso progetti in linea con il Green Deal europeo, inviando il proprio contributo si può partecipare al suo sviluppo”, è l’invito di Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l'Unione dei mercati dei capitali.
Per orientarsi nella tassonomia, la Commissione ha anche aggiornato la sua bussola online sul tema, la pagina web EU Taxonomy Compass, che ora è integrata in un nuovo sito web chiamato EU Taxonomy Navigator.
Infine, la Commissione europea ha pubblicato le risposte alle domande sollevate dalle autorità europee di vigilanza sul regolamento sull'informativa sulla finanza sostenibile (SFDR) per “aiutare i partecipanti ai mercati finanziari ad applicare il regolamento, in particolare nel contesto dei requisiti delle norme tecniche di regolamentazione in vigore dal gennaio 2023”, spiega l'Esecutivo Ue in una nota.
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