Una delegazione del Land tedesco della Sachsen-Anhalt è volata negli Stati Uniti per incontrare i rappresentanti del produttore di semiconduttori statunitense Intel. L'azienda lo scorso anno ha annunciato l'intenzione di costruire una fabbrica di chip da 17 miliardi di euro a Magdeburgo che sarebbe operativa dal 2028.
Da allora ci sono stati diversi faccia a faccia tra i rappresentanti di Intel, il governo federale tedesco e il governo della Sachsen-Anhalt per determinare il livello di supporto a cui Intel avrebbe diritto. Il gruppo statunitense dovrebbe ricevere 6,8 miliardi di euro di sussidi da Berlino per costruire la sua mega fab ma, stando a diverse fonti, starebbe cercando più sussidi di quanto inizialmente previsto, arrivando a 10 miliardi per fare fronte agli aumentati costi energetici e di costruzione.
Una richiesta che agli occhi di Berlino dovrebbe essere compensata da uno sforzo di investimento più elevato da parte del gruppo sul suolo tedesco. "È logico che se la portata dell'investimento viene aumentata, aumenterà anche il livello delle sovvenzioni", ha affermato il ministro dell'Economia della Sassonia-Anhalt, Sven Schulze, di cui Magdeburgo è la capitale. "Abbiamo bisogno che Intel ci venga incontro a metà strada", ha detto un funzionario tedesco. I sussidi, previa autorizzazione di Bruxelles, sarebbero erogati sotto gli auspici del Chips Act Ue, che mira a mobilitare oltre 43 miliardi di euro in investimenti pubblici e privati per l'industria di semiconduttori del Continente, ma che è ancora in fase di negoziazione. Il progetto è comunque ritenuto cruciale per le ambizioni dell'Ue di affrancarsi dalla dipendenza asiatica e di raddoppiare la sua quota del mercato globale dei semiconduttori dal meno del 10% di oggi al 20% entro il 2030.
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