Fissare target di riduzione delle emissioni di metano a livello comunitario e nazionale e un programma di riparazione obbligatoria delle perdite entro sei mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme, che dovrebbero applicarsi anche al settore petrolchimico e, dal 2026, alle importazioni. Sono le richieste degli eurodeputati, che in una riunione congiunta delle commissioni Ambiente e Industria hanno approvato i loro emendamenti al regolamento per ridurre le emissioni del metano.
Il testo prevede il divieto di sfiato e combustione all'aria aperta di metano dalle stazioni di drenaggio entro il 2025 e dai pozzi di ventilazione entro il 2027. Obbliga, inoltre, i Paesi dell'Ue a stabilire piani di mitigazione per le miniere di carbone abbandonate e i pozzi di petrolio e gas fossile inattivi.
Le importazioni costituiscono oltre l'80% del petrolio e del gas consumati nell'Ue, quindi i deputati propongono che dal 2026 gli importatori di carbone, petrolio e gas debbano dimostrare che anche l'energia fossile importata soddisfa i requisiti del regolamento. Le importazioni da paesi con requisiti simili per le emissioni di metano sarebbero invece esentate dalle norme.
Il regolamento passerà l’esame della plenaria a maggio, quindi potranno cominciare i negoziati interistituzionali con Consiglio e Commissione per finalizzare il testo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA