La decisione del governo svedese di ridurre gli obblighi di miscelazione di biocarburanti potrebbe mettere a rischio il raggiungimento dei target di emissione 2030. E’ l’avvertimento dell’Agenzia per la protezione dell’Ambiente di Stoccolma, dopo una serie di misure che hanno cambiato radicalmente la rotta del governo nazionale sui trasporti. La decisione di congelare l’aumento della percentuale di miscelazione di biofuel nei serbatoi completa una vera e propria “inversione a U” rispetto al precedente governo, dopo che l’esecutivo di centro-destra ha già tagliato le tasse su benzina e diesel e i sussidi per l’acquisto di auto elettriche.
“Con queste decisioni l’obiettivo di ridurre le emissioni dei trasporti del 70% entro il 2030 diventa irraggiungibile”, ha avvertito l’Agenzia per la protezione dell’Ambiente. “La verità – la replica il governo – è che la politica dei biofuel è inefficace e non ha avuto altri impatti che aumentare i prezzi alla pompa”. La guerra al biocarburante è fatta propria soprattutto dai Democratici Svedesi, il partito nazionalista ed euroscettico che dal 2019 fa parte del Gruppo ECR al Parlamento europeo, che ha minacciato il ritiro del sostegno al governo senza iniziative che possano ridurre il prezzo di benzina e diesel, come mettere il freno all’aumento delle miscele bio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA