Una risoluzione che "non è riuscita a riconoscere il ruolo strategico dell'industria tessile europea per aumentare la sostenibilità, né valutare la minaccia competitiva globale che le nostre aziende stanno affrontando”. E’ la bocciatura di Euratex, l’associazione europea dell’industria tessile, della risoluzione dell’Europarlamento sulla strategia Ue per i prodotti tessili sostenibili e circolari.
“Accogliamo con favore il forte interesse del Parlamento europeo per l'industria tessile e della moda – commenta in una nota il direttore generale di Euratex Dirk Vantyghem – ma incoraggiamo gli eurodeputati a sviluppare una visione equilibrata che concili sostenibilità e competitività. Lo sviluppo di un nuovo modello di business per il nostro settore richiede una legislazione attentamente elaborata a livello globale e un dialogo aperto tra l'industria, i marchi e il consumatore".
La relazione del Pe “suggerisce ancora più regole e restrizioni, ignorando totalmente le attuali sfide economiche causate dagli alti prezzi dell'energia, dalla perdita di fiducia dei consumatori e dai partner commerciali assertivi”, si legge nella nota. “Alzare ancora di più l'asticella significherà semplicemente che l'industria tessile europea sarà espulsa dal mercato, con una maggiore impronta ambientale e una maggiore dipendenza dalle forniture estere – conclude il documento - tutto il contrario di ciò che l'Ue vuole ottenere con i suoi piani aperti di autonomia strategica”.
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