Il cemento è uno dei settori “hard-to-abate” per eccellenza, difficile da decarbonizzare, “ma le soluzioni esistono”. Ne è convinta la neonata Alleanza per il cemento e calcestruzzo a basso tenore di carbonio (Lccc Alliance), che al momento conta una decina di imprese e Ong. Le soluzioni, indica uno studio commissionato dalla Alleanza, vengono essenzialmente dalla sostituzione del clinker, la miscela di minerali, preparata con temperature altissime, che è la componente di base del cemento.
Queste soluzioni, sostiene l'Alleanza, non si affermano perché incontrano barriere regolamentari. Ecco perché la Lccc Alliance propone il superamento dell’attuale approccio agli standard del cemento, “di natura altamente prescrittiva”, con elenchi rigorosi di “quali ingredienti devono essere utilizzati nelle miscele cementizie e in quali quantità” che “impediscono alle soluzioni a basse emissioni di entrare nel mercato su larga scala”. Secondo la Lccc Alliance si deve passare a “standard basati sulle prestazioni”, “per creare condizioni di parità” per nuovi prodotti, come cemento e calcestruzzo a basse emissioni di carbonio.
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