Il voto dell’Europarlamento sulle nuove regole per la responsabilità di impresa in materia di sostenibilità e diritti umani “è una pietra miliare”, ma in vista del negoziato con il Consiglio Ue “rimane spazio per migliorare dettagli cruciali, che ostacolano gli obiettivi della direttiva”. E’ quanto dichiara Uku Lilleväli, responsabile per le politiche di finanza sostenibile presso il Wwf Europa.
Di tutt’altro segno la reazione di BusinessEurope: "Il Parlamento europeo non è riuscito a fornire regole praticabili sulla due diligence" attacca il direttore generale di BusinessEurope Markus Beyrer.
Per Eurocommerce, l’associazione europea dei rivenditori al dettaglio, l’Europarlamento ha migliorato "per molti aspetti" la proposta della Commissione, ma nei negoziati con il Consiglio Ue andrebbero aggiunti ulteriori emendamenti, come un approccio "basato sul rischio", per consentire alle imprese di dare priorità all'identificazione dei rischi più importanti e di individuare le azioni necessarie per affrontarli, e la possibilità di organizzare la due diligence per gruppi di società.
Anche la Ces, la Confederazione europea dei sindacati, “accoglie con favore” l’esito del voto, ma chiede di garantire un maggiore coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti nel processo di due diligence, un accesso effettivo alla giustizia per le vittime, e sanzioni e rimedi efficaci per le aziende che violano i diritti umani, dei lavoratori e della protezione dell'ambiente.
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