La Commissione europea sta valutando l'introduzione di un divieto obbligatorio per i Paesi membri di utilizzare le tecnologie offerte da Huawei per lo sviluppo e il lancio delle proprie reti 5G. Lo si apprende da fonti vicine al dossier.
Le raccomandazioni formulate da Bruxelles nel 2020 per tutelare le infrastrutture critiche dai fornitori considerati "ad alto rischio" come il colosso cinese sono state recepite solo da un terzo dei Ventisette, fanno notare le stesse fonti. Il commissario Ue, Thierry Breton, ha pertanto ricordato ai governi "l'urgenza di agire per non creare gravi vulnerabilità" alla "sicurezza collettiva".
"Siamo stati in grado di ridurre o eliminare le nostre dipendenze in altri settori come l'energia quando molti dicevano che era impossibile. Lo stesso dobbiamo fare per le reti 5G - ha detto Breton parlando ai ministri europei delle Tlc -: non possiamo permetterci di mantenere una dipendenza critica che potrebbe diventare un'arma contro i nostri interessi". L'invito è stato pertando ad adottare "le misure necessarie" per "la messa in sicurezza delle infrastrutture critiche", con particolare attenzione ai "cavi sottomarini".
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