“E’ fondamentalmente sbagliato” dire che le norme sulla tutela della biodiversità, attualmente in discussione nell’Europarlamento, compromettono gli obiettivi di sviluppo delle rinnovabili, anzi “ripristino della natura e espansione dell'energia eolica vanno di pari passo”. Così l’associazione europea dell’eolico WindEurope entra nel dibattito sulla “legge per il ripristino della natura”, che vede l’aperta opposizione del Partito popolare europeo, il gruppo politico più numeroso dell’Eurocamera, e rischia di essere respinta dalla Plenaria.
Uno degli argomenti che ha portato il Ppe ad abbandonare il negoziato con gli altri Gruppi politici sono proprio i limiti che le nuove norme imporrebbero alle rinnovabili. “Questo è fondamentalmente sbagliato – si legge in una nota di WindEurope – il ripristino della natura e l'espansione dell'energia eolica vanno di pari passo” e “la protezione del clima è fondamentale per la protezione della biodiversità”. L’associazione dell’industria eolica appoggia il target generale proposto dalla Commissione europea, cioè ripristinare il 30% delle aree degradate del continente entro il 2030, e raccomanda che la legislazione “non sia annacquata o ritardata”.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA