Via libera finale dall'Eurocamera all'accordo raggiunto con Paesi membri dell'Ue per la revisione delle norme sulle batterie e sui rifiuti derivati da quest'ultime. Il nuovo testo legislativo, approvato con 587 voti a favore, 9 contrari e 20 astensioni, normativa gli sviluppi tecnologici del settore e coprirà l'intero ciclo di vita delle batterie.
Le misure chiave previste dal regolamento, il cui relatore è l'eurodeputato del Pd, Achille Variati, includono la dichiarazione, tramite etichetta, dell'impronta di carbonio delle batterie dei veicoli elettrici, incentivi alla progettazione che faciliti la sostituzione delle batterie negli elettrodomestici, un passaporto digitale per le batterie di tipo Lmt e obiettivi di raccolta dei rifiuti più ambiziosi per le batterie portatili.
Il testo si occupa di normare che i livelli minimi di materiali recuperati dai rifiuti di batterie e i livelli minimi di contenuto riciclato da scarti di produzione e di consumo da utilizzare obbligatoriamente nelle nuove batterie che a otto anni dopo l'entrata in vigore del regolamento, dovrà ammontare a 16% per il cobalto, 85% per il piombo, 6% per il litio e 6% per il nichel; 13 anni dopo: 26% per il cobalto, 85% per il piombo, 12% per il litio e 15% per il nichel.
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